UN APPROCCIO MODERNO AL BENESSERE

Da alcuni decenni si è fatta strada nel mondo scientifico un’attenzione culturale e di ricerca orientata a sviluppare la qualità della vita e il benessere. Accanto al benessere oggettivo, materiale, nella nostra società è cresciuto notevolmente il bisogno di benessere soggettivo, psicologico.
L’immagine della psicologia e della psicoterapia, è oggi molto cambiata così come si sono modificate le potenzialità che la psicologia stessa può offrire in relazione ai bisogni sociali. In una società come quella di oggi, in cui si impone all’individuo di essere sempre energico, brillante, dinamico, competitivo… la pressione psicologica è forte, talvolta insostenibile.

Negli ultimi anni, le richieste emergenti evidenziano la necessità di fornire un intervento meno medicalizzato (sto male/voglio stare meglio) e maggiormente di supporto/training e aiuto in percorsi di cambiamento (non sto male/voglio stare meglio). C’è una differenza sostanziale, infatti, tra “non stare male” e “stare bene”.

L’insieme di questi eventi ha portato verso la fine degli anni Novanta alla nascita della Psicologia positiva”, una scienza recente in pieno sviluppo che studia come migliorare il benessere personale, sviluppata da Martin Seligman, famoso psicologo americano. Tale disciplina è interessata in modo scientifico alla realizzazione e al benessere delle persone e della collettività. Pertanto non mira principalmente ad alleviare il malessere di chi soffre psicologicamente, ma si pone come obiettivo quello di aiutare le persone che stanno bene a sentirsi ancora meglio.

Gli obiettivi della psicologia positiva si intrecciano con i presupposti di base dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in merito al tema della salute che pone enfasi sulla prevenzione rispetto alla cura. L’OMS fa riferimento al modello biopsicosociale di Engel secondo cui l’individuo raggiunge uno stato di benessere psico-fisico quando realizza le proprie capacità, gestisce adeguatamente le normali situazioni di stress di vita e lavora produttivamente, contribuendo attivamente alla propria comunità (OMS, 2004).
Conseguentemente appare indispensabile inserirsi attivamente in ambiti di competenza non necessariamente clinici ma focalizzarsi sul potenziamento e sul supporto ai processi motivazionali e di trasformazione in ambito “salute” più che sulla psicopatologia.

Seligman cita varie ricerche secondo cui le persone che provano emozioni positive vivono più a lungo e in migliori condizioni di salute, e hanno relazioni interpersonali e risultati professionali migliori della media.

Lo scopo è quello di contribuire allo sviluppo di quei fattori che permettano agli individui, alle comunità e alle società di raggiungere un funzionamento ottimale sulla base della consapevolezza delle proprie risorse, attraverso un’incremento di quei processi come l’Autostima, la Self-efficacy e Self-empowerment che facilitano un buon adattamento anche in situazioni di difficoltà e contesti di vita molto stressanti. Per questi motivi secondo Seligman è molto importante sviluppare le proprie potenzialità personali, la cui applicazione ci permette di provare gratificazioni.

La psicologia positiva mira ad un cambiamento di prospettiva:

  1. prevenzione vs. cura
  2. Potenziamento delle risorse dell’individuo vs. riduzione dei suoi problemi
  3. Benessere globale vs. salute fisica

Pienamente allineata con le più recenti conoscenze scientifiche segna il passaggio ad una logica positiva della salute intesa come processo, emozionale e fisico in continuo divenire, che porta a “vivere con pienezza” e ad un livello potenzialmente sempre espandibile, aiutando a migliorare la qualità della vita attraverso tecniche semplici e concrete che utilizzano la capacità del cervello di cambiare.

L’uomo è una totalità psico-fisica: non si può intervenire su una parte di questa totalità senza modificare tu o il resto

Per vivere una vita appagante, ognuno di noi dovrebbe riconoscersi ed accettarsi incondizionatamente, sviluppando : Autenticità, Autonomia, Auto-valutazione, Autostima positiva incondizionata, Apertura al nuovo, Presenza Mentale.

La psicologia positiva fa capo a tutte quelle discipline orientate al benessere, tra cui la Psicologia del Benessere, un approccio nuovo nel campo psicologico, centrato soprattutto sulla promozione della salute attraverso la ricerca e la valorizzazione delle risorse dell’individuo.

E’ utile anche per fornire sostegno nei momenti difficili rendendo la persona consapevole delle proprie capacità ed in grado di saperle utilizzare, dove carenti, in maniera efficace per risolvere situazioni esistenziali o quotidiane come:

  • prevenzione o superamento dello stress e di manifestazioni psicosomatiche;

  • miglioramento delle relazioni personali, familiari, lavorative e delle proprie capacità comunicative;

  • potenziamento delle prestazioni sportive, sostegno allo studio;

  • prevenzione e sostegno nelle crisi evolutive che possono coinvolgere le varie fasi della vita.

L’obiettivo della Psicologia del benessere si intreccia quindi con quello della psicologia positiva e consiste nel migliorare la condizione di benessere psico-fisico della persona, potenziando le sue risorse ed elevando le sue capacità di agire negli eventi di vita.