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Mindful Eating

Mangiare con consapevolezza

Riconnettersi con il
proprio corpo

Nelle nostre vite, così estremamente indaffarate, non ci rimane molto tempo per noi stessi, nemmeno il tempo per pensare a come nutrire il nostro corpo in modo corretto.

Non c’è neanche la consapevolezza di quanto il cibo possa influire sulla nostra salute e il nostro umore. Ingoiamo tutto quello che ci propongono,perché siamo troppo pigri o annoiati per scegliere un’alimentazione veramente nostra.

Crediamo di essere noi a scegliere, e invece tante delle nostre scelte sono inconsapevoli e automatiche, frutto dei condizionamenti appresi dalla nostra cultura.

Allora che fare? Bisogna diventare di nuovo critici! Come? Riguadagnando il controllo di noi stessi, cominciando a mangiare praticando la Mindful Eating, un approccio che ci aiuta a riprendere il controllo delle nostre scelte alimentari, insegnandoci a mangiare con consapevolezza e ci permettendoci di avere con il cibo un rapporto più sano e autentico.

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Mangiare Mindful

Mangiare mindful significa trasformare un momento spesso affrettato e superficiale in una esperienza spirituale.

Imparando a mangiare con consapevolezza tutto il cibo ci sembrerà mille volte più buono e gustoso. Ci basterà anche mangiarne molto meno, perché ne saremo appagati molto prima.

Questo significa mangiare o bere essendo consapevoli di ogni morso e di ogni sorso, consentendo a noi stessi di apprezzare pienamente il profondo vissuto sensoriale del mangiare e di porre maggiore attenzione a quello che ci mettiamo nel piatto.

MindFulness

significa essere consapevoli dei propri pensieri, delle proprie emozioni e delle sensazioni fisiche nel momento in cui le stiamo sperimentando.

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I SETTE PILASTRI


Consigli da mettere
in pratica:

alcuni dei suggerimenti di cui abbiamo bisogno per ascoltare il nostro corpo, vivendo nel momento presente.
  1. Dedica tutta l’attenzione e sii consapevole dei tuoi pensieri. Inizia con il prendere un pezzo di cibo in mano, come un chicco d’uva, e lascia andare ai tuoi sensi.
  2. Utilizzate tutti e cinque i sensi. Quando vi servite il cibo notate i suoni, i colori, i profumi e le consistenze.
  3. Servite il cibo in piccole porzioni. La moderazione è una componente essenziale del mangiare consapevole.
  4. Assaggiate piccole quantità e masticate a fondo: questi comportamenti consentono di apprezzare pienamente il cibo che si sta mangiando e migliorano anche la digestione.
  5. Mangiate lentamente: aiuta a notare quanto si è piacevolmente soddisfatti e a fermarsi prima di mangiare troppo, in uno stato di calma e relax.
  6. Non saltate i pasti: restare a digiuno per troppe ore rende impossibile un successivo pasto mindful, perché la fame spinge a nutrirsi caoticamente.
  7. Mangiate prevalentemente vegetariano: per ragioni di salute e di rispetto al pianeta e agli altri esseri viventi.
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PROTOCOLLO MB-EAT

(MINDFULNESS BASED- EATING AWERENESS TRAINING):

Partecipando al programma per lo sviluppo della consapevolezza alimentare basato sulla Mindfulness sarà possibile sviluppare tutte le abilità mentali utili per mangiare mindful, anche al fine di perdere peso in maniera stabile e duratura, generalizzando l’atteggiamento mindful alla vita quotidiana e alle diverse situazioni con le quali ci confrontiamo ogni giorno.

Il protocollo MB-EAT ovvero Training per la Consapevolezza Alimentare Basato sulla Mindfulness è costituito da tre grandi parti:

Mindfulness:

Il protocollo è strutturato in modo da introdurre gradualmente (parallelamente agli esercizi di alimentazione consapevole), elementi della pratica meditativa, con una particolare enfasi ai temi della consapevolezza di sé, dell’auto-accettazione, della compassione non giudicante e della disattivazione del “pilota automatico”.

Alimentazione Consapevole:

Consapevolezza delle sensazioni fisiche di fame ed i diversi tipi di sazietà; mangiare con consapevolezza tutte le tipologie di cibo; riuscire a trarre piacere da piccole quantità di cibo; imparare a fare scelte di cibo consapevoli; consapevolezza delle qualità non nutritive di alcuni cibi.

Compiti a casa: esercizi di meditazione strutturata, letture ed esercizi di consapevolezza

I partecipanti al programma sono incoraggiati a svolgere la pratica autonomamente a casa fra un incontro e l’altro. Senza la pratica quotidiana, a ben poco servirebbero gli incontri con il trainer.


NELLO SPECIFICO...

Chi soffre di fame nervosa soffre di dis-regolazione emotiva: non riconosce le emozioni, le confonde con la fame e, di conseguenza, mangia in maniera smodata, non tollerando le emozioni negative.

Si stima che il 50-60% della popolazione manifesti un qualche comportamento alimentare disfunzionale, rientrando nella categoria di quella che comunemente viene definita “fame nervosa” o “fame emotiva” e che a quattro anni e mezzo dalla conclusione di una dieta, mediamente, le persone mantengono una perdita di soli 3 kg, ovvero il 3,2% della riduzione del peso iniziale.

Un’altra caratteristica di questa popolazione è la presenza di credenze rigide (i cosiddetti pensieri “tutto o nulla”). Di conseguenza, si osserva un tipico circolo vizioso, caratterizzato da restrizione cognitiva e comportamentale rispetto al cibo con conseguente sovra-alimentazione.

Per saperne di più scarica i VOLANTINI
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