Nel nuoto ci si trova ad affrontare gli avversari nella solitudine della propria corsia, in un ambiente differente da quello che viviamo nel nostro quotidiano.
I sacrifici li fanno tutti gli atleti, ma il nuoto è sicuramente uno degli sport più faticosi in termini di preparazione, in cui devi mettere tutto te stesso.

Mesi e Mesi di allenamenti per una sola gara veramente importante all’anno…una gara che potrebbe durare solo 1 minuto e cinquanta secondi….
Di conseguenza allenarsi su focus attentivo, self-efficacy e motivazione permette di affrontare il clima gara con maggior consapevolezza e serenità, senza esser risucchiati dall’ansia da prestazione!

Bisogna entrare nell’ottica della promozione!… prevenire e’ meglio che curare!!!
Avvalersi della consulenza di uno psicologo dello sport nella gestione del gruppo o del singolo consente all’allenatore di confrontarsi con un altro professionista su aspetti e dinamiche comportamentali che vanno ad influire sulla prestazione dell’atleta. A volte quel “nodo” che viene a crearsi se non e’ sciolto tempestivamente può compromettere la carriera del campione o condizionare lo sviluppo del bambino/adolescente.

“L’acqua ci è amica, non devi combatterla..e lei ti aiuterà nel movimento” Alexander Popov

La psicologia applicata allo sport del nuoto ha come scopo l’incremento delle prestazioni durante le gare attraverso due fasi:

  1. La consapevolezza delle proprie capacità  mentali implicate nello sport del nuoto ed il loro incremento
  2.  L’analisi del gesto motorio intesa non solo come analisi esclusivamente tecnica ma anche esperienziale, emotiva e cognitiva.

Il programma per ottimizzare la prima fase comprende l’acquisizione di:
autostima, attenzione, gestione dell’ansia, gestione dello stress, formazione di obiettivi, grado di assertività , spinta motivazionale e capacità  immaginativa.

Attraverso i risultati emersi, si struttura il programma ad hoc che comprende:

  • le tecniche di rilassamento e le tecniche di visualizzazione dei vari contesti di garal’importanza degli obiettivi ben formati
  • il dialogo interno (self talk)
  • i pensieri positivi e negativi
  • la comunicazione fra l’atleta e l’allenatore
  • i fattori di distrazione, la motivazione, l’autostima
  • la gestione dell’energia psicofisica,
  • la gestione dell’ansia e dello stress pre-gara
  • il profilo emozionale dell’atleta

Tali analisi comprendono il tuffo di partenza, le virate, il ritmo di gara ed i suoi cambiamenti, le specialità  corte e lunghe, i vari stili del nuoto (stile libero, dorso, rana, farfalla e misti) la lettura delle gare e l’arrivo in quanto per ogni gesto motorio si esaminano mentalmente le caratteristiche tecniche al rallentatore, osservando con l’atleta dove sussistano delle difficoltà  e a quale sfera esse appartengano: fisica, tecnica, tattica, psicologica, cognitiva, di scarsa percezione sensoriale eccetera. Le correzioni vengono apportate mentalmente sempre prima al rallentatore e poi a velocità  normale la prestazione viene visualizzata correttamente attraverso la ripetizione delle immagini mentali.

Il lavoro viene svolto quindi settimanalmente a seconda delle esigenze dell’€™atleta/squadra per tutta la durata della stagione agonistica: è anche possibile lavorare in situazioni differenti, proponendo delle sedute di gruppo di TRAINING AUTOGENO.